Nella ricorrenza del 91° anniversario di fondazione della Sezione ANB di Palermo e ricorrendo l’anno del Centenario della Grande Guerra si è voluto fare memoria dei due avvenimenti domenica 4 febbraio. Per l’occasione sono state invitate tutte le autorità civili, militari e religiose, e le associazioni combattentistiche e d’Arma della città di Palermo, nonché le redazioni dei giornali locali.
L’appuntamento ha avuto inizio alle ore 11,00 davanti alla lapide dei Caduti di tutte le guerre all’interno della caserma Ruggero Settimo per la deposizione di una corona d’alloro ai piedi della lapide, a seguire gli onori ai Caduti con le note della fanfara della Sezione di Palermo intitolata al Col. Giacomo Alfano.
Erano presenti il Sindaco della città di Palermo Prof. Leoluca Orlando, il vice Sindaco del Comune di Petralia Sottana Prof. Santo Inguaggiato sempre presente nelle attività della sezione di Palermo intitolata al Bers. M.O.V.M. Gen. Eugenio Alleri Di Maria nato proprio nel centro madonita, il vice Comandante del Comando Militare Esercito “Sicilia” Col. Dei, il Magg. Carlo Signorelli Comandante della Caserma, numerosi soci, e rappresentanti dell’UNUCI, dell’ANARTI, della ANAI, dell’ANAC, Assofante, Marinai, Arma dei carabinieri, con i loro vessilli. Per la prima volta l’anniversario ha visto la partecipazione del neo Presidente Nazionale Ottavio Renzi, del Vice Presidente Daniele Carozzi, del Presidente Interregionale Sud Eugenio Martone, del Consigliere Nazionale Salvatore Forte, del Presidente Regionale Salvatore Tosto, del Presidente Provinciale Vincenzo Caruso, del Consigliere Regionale Faro Cilluffo, dei presidenti delle Sezioni bersaglieri di Misilmeri e Montelepre.
Alle 11,30 ha avuto luogo la celebrazione eucaristica presieduta da Padre Saverio Cento Padre Provinciale dell’Ordine dei Minimi della Provincia di Santa Maria della Stella e concelebrata dai Padri Antonio e Giorgio nella chiesa Parrocchiale di San Francesco di Paola limitrofa alla sezione. Sono convenute le Autorità, numerosi soci e cittadini oltre alle rappresentanze delle associazioni Combattentistiche e d’Arma.
Toccante e significativo nell’omelia, il Celebrante ha rivolto dopo il saluto iniziale alle autorità, un lungo pensiero a tutti gli uomini e le donne in uniforme caduti nell’adempimento del proprio dovere ed in particolare ai bersaglieri di ieri e di oggi. Non ha mancato di sottolineare la consapevolezza che tutte le guerre sono barbarie, strumenti di violenza, ma un metodo per la soluzione dei problemi di sopravvivenza tra le genti, in uno spirito di piena libertà e democrazia.
Il sacrificio dei propri caduti deve essere la fonte di ogni principio etico e delle esemplari virtù; fonte alla quale debbono necessariamente attingere le nuove generazioni per comprendere ed agire sempre nel senso del dovere identificando in quel sacrificio e in quell’esempio quanto di più grande e luminoso da essi promana per il conseguimento di un mondo certamente migliore. Mondo migliore che è stato augurato ai quattro bambini che sono stati battezzati nel corso della celebrazione ricorrendo la giornata della vita.
All’interno dell’artistica chiesa la fanfara schierata nel presbiterio ha eseguito dei brani apprezzati da tutti i presenti con convinti applausi anche a sottolineare il dono di un cappello piumato da parte del Presidente Nazionale e di un quadro, fedele riproduzione di una icona del 1170 della Madonna del Cammino donata dal presidente della Sezione di Palermo Francesco Gitto.
Nel suo breve, ma significativo intervento, il Presidente Renzi ha posto l’accento sul suo impegno personale e dell’Associazione Bersaglieri perché dallo scambio delle idee e delle esperienze di tutti e tra tutti si può preparare un proficuo futuro associativo tendente ad operare ad ogni livello per preparare sufficientemente una nuova coscienza collettiva.
Subito dopo la cerimonia nella piazza antistante la chiesa e la sezione, la fanfara ha intrattenuto con le celebri note bersaglieresche un numeroso pubblico e al termine il Presidente Nazionale ha consegnato al Vice Capo Fanfara Santino Battaglia un portachiavi ricordo
Ascoltando il Presidente Nazionale anche nel corso dell’assemblea della realtà bersaglieresca siciliana che il giorno precedente si era tenuta ad Agrigento appare evidente la difficoltà del compito prefissato dalla nuova guida nazionale, compito certamente difficile, ma necessario e nobilitante, realizzabile solo ad una condizione: quello di fornire o rendere a tutti la memoria del nostro passato fatto di dolorose esperienze e di esaltanti risultati, di dolori e di gioie, di lacrime e di sangue, di regole da rispettare, perché ciascuno sappia, in una comunità che è già europea e che deve diventare mondiale, cosa significhi essere liberi in una Patria libera.
Al termine della bella cerimonia i Soci, le rappresentanze e le autorità si sono riuniti all’interno della sezione ANB di Palermo per un sobrio convivio, nel corso del quale il Presidente Nazionale ha donato al Presidente di Sezione Francesco Gitto la medaglia dell’Associazione Nazionale riportante la celebre frase di Rommel “Il soldato tedesco ha stupito il mondo, il bersagliere italiano ha stupito il soldato tedesco” e il Presidente Gitto ha donato al Gen. Renzi un quadro che riproduce l’icona della Madonna del Cammino.